Il degno completamento delle ruote, La nostra interfaccia tra bici e terreno, sono i copertoni, un elemento importantissimo la cui scelta non va trascurata. Vi sveliamo la costruzione e i segreti delle moderne coperture da Mountain Bike.
LA CARCASSA
Si tratta di una trama di fili in nylon incrociati, annegati letteralmente nella gomma. Si può lavorare in due direzioni per caratterizzare una copertura incrementando la densità della trama, facendo calare, quindi, una quantità di gomma inglobata tra i fili e viceversa, variando così flessibilità e resistenza finali.
II valore è espresso in TPI (Thread per Inch): a valori elevati (più fili che gomma) corrisponderà una carcassa più soffice e flessibile nonché leggera (per xc/marathon, escursionismo).
Con un numero basso succederà il contrario, sarà più rigida e più indicata a supportare urti di grande intensità (per all-mountain, freeride e dh).
State attenti, con carcasse leggere aumentano i rischi di foratura e pizzicatura, ovviamente è il prezzo da pagare quando si sceglie un copertone "light"...
Per il Downhill e Freeride va per la maggiore la carcassa a doppio strato o 2-Ply, per avere una spalla ancora più rigida e robusta e maggiore resistenza alle pizzicature, ovviamente con un peso più elevato.
Altra variante che troviamo nella carcassa del copertoni è il cerchietto, pieghevole in kevlar o rigido in acciaio.
In genere abbiamo quello rigido detto WIRE su copertoni da Freeride e Downhill, in cui la robustezza è fondamentale (minore deformabilità della copertura e superiore tenuta in curva) anche se il produttore più grosso al mondo MAXXIS, ha creato delle nuove versioni di copertoni da Downhill con cerchietto pieghevole.
LE DIMENSIONI
Il numero che segue nella sigla, per esempio 29x2.25 che è lo standard decimale, identifica la sezione dove il primo numero si intende il diametro in pollici e il secondo numero è la larghezza sempre in pollici, che nel caso di un copertone 2.25 risulta essere 56mm.

Vuoi sapere di più sulle misure dei copertoni? Guida su come Leggere la misura dei copertoni da bici
A dimensione minore si avrà una superiore propensione alla pedalabilità, e viceversa.
È possibile trovare a listino uno stesso copertone con più sezioni disponibili, per esempio da 2.10, 2.20 e 2.25 pollici, probabilmente con carcasse e mescole ottimizzate in base all'utilizzo (più strette per cross country, più larghe per trail, all-mountain ).
TASSELLATURA E MESCOLE
I tasselli, che coprono la carcassa, sono costituiti da una mescola di composti chimici e gomma naturale che determinano la densità, la resistenza aI rotolamento, il grip e l'usura.
Abbiamo gomme poco tassellate, quasi lisce al centro e con battistrada più importante sulla spalla, le cosiddette semislick con bassa resistenza al rotolamento per un impiego su terreni scorrevoli, e coperture con battistrada più elaborato e spessore maggiore, per fondi inconsistenti, rocce e/o sassi smossi.
Si trovano disegni direzionali e/o asimmetrici della tassellatura, per ottimizzate trazione o scorrevolezza secondo il verso di montaggio.
La composizione della mescola è identificata dalla sigla Shore A seguita da un numero, il cui valore è direttamente proporzionale alla durezza: per esempio, una Shore 42A sarà un copertone morbido, con grande tenuta su rocce e umido, elevata resistenza al rotolamento per via dell'effetto "ventosa" sul terreno e consumo elevato, questo tipo di mescola si trova su copertoni da discesa.
Una Shore 60A sarà più resistente all'usura, con trazione inferiore su fondi umidi e rocciosi, scorrevolezza superiore per un migliore comportamento su terreni "mobili" come ghiaia, sabbia e fango.
Anche in questo caso esistono gomme con mescole differenti, magari si può scegliere quella più morbida per l'anteriore (per direzionalità, precisione e aderenza) e più dura per il posteriore (trazione).
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COPERTONI TUBELESS
Non richiedono la camera d'aria, come lascia intuire il nome.
L’innovazione introdotta nel 2000 insieme ai cerchi dedicati, si è affermata nell’ Interpretazione UST di Mavic, che ha ceduto la licenza di costruzione del proprio brevetto facendolo diventare, di fatto, uno standard.
Abbiamo copertoni con carcassa più robusta e peso più elevato rispetto all'analogo prodotto per camera d'aria, ovviamente per assicurare la perfetta (o quasi) tenuta del cerchietto dedicato sul cerchio.
Tra i vantaggi del tubeless, c’è il maggior volume d'aria all’interno del copertone con la possibilità di mantenere una pressione d'esercizio più bassa, che porta a una maggiore impronta a terra per comfort e trazione superiori.
Molti produttori hanno in catalogo copertoni Tubeless Ready TR: in pratica il cerchietto dedicato per tubeless è affiancato a una carcassa tradizionale, che rende necessario l’impiego di un liquido antiforatura per assicurare una perfetta tenuta all’aria.
Possiamo concludere dicendo che:
I copertoni sono un componente di grande importanza, alla pari delle ruote.
Ogni tipo di mtb ha le sue coperture ideali, si può giocare comunque entro un range specifico per renderla più o meno adatta a utilizzi particolari.
Per esempio, su una full da TRAIL / ENDURO, montando copertoni più scorrevoli e leggeri ne gioveremo sui singletrack dal fondo più compatto, altrimenti con una tassellatura più aggressiva e mescola più morbida ci troveremo meglio sui terreni più tecnici o con fondo smosso e inconsistente.
Al di là di tassellatura e mescole, non bisogna sottovalutare nemmeno la spalla più o meno rigida (in base al numero di TPI) a secondo del proprio stile di guida.
Di fatto con i maxxis da enduro con 60tpi mi trovo da dio, posteriore a 2bar anteriore 1.5 e nessun problema di forature